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Guida alla scelta della canna

La canna è l’attrezzo base con cui praticare la pesca con la mosca. Possiamo anche pescare senza mulinello, ad esempio con la valsesiana o tenendo un rocchetto con la coda in tasca, è certamente scomodo, ma mi è capitato che dal mulinello si sfilasse la bobina e quindi ho dovuto pescare con la stessa in tasca. Non è stato il massimo della praticità, ma ho pescato senza problemi.

ECCO ALCUNI CONSIGLI su lunghezze e tipologie di canne più adatte alle varie tecniche ed ai vari ambienti.

La prima cosa è determinare il materiale, la lunghezza, la potenza e l’azione da preferire.

Bambù refendù.

Con canne di questo tipo è stata scritta la storia della pesca a mosca, almeno fino a quando non sono stati scoperti i materiali compositi ed oggi vive un discreto ritorno di popolarità. La sua lavorazione è lunga, difficile, complessa e quindi piuttosto costosa.

Trattandosi di un prodotto naturale è soggetto a notevoli differenze di qualità e sarà impossibile trovare 2 canne uguali a meno che non siano state ricavate dallo stesso culmo e per questo è preferibile affrontare un aumento di costo ed acquistarla con il doppio cimino. Il peso del materiale ne accentua l’inerzia con conseguente ritardo nel riallineamento e quindi ne riduce la rapidità anche se oggi, con l’utilizzo di colle moderne, tapers con disegni più rastremati e costruzioni hollobuilt, ovvero parzialmente svuotate all’interno, questo problema è stato notevolmente contenuto. Purtroppo l’assottigliamento del cimino non può essere esasperato, vuoi per obbiettive difficoltà tecniche che per il fatto che la sua struttura tenderà a snervarsi ed a cedere in breve tempo. Consigliamo attrezzi non più lunghi di 7’6” quali le nostre Hollostar 7’2” # 3 con cimino e tallone con svuotamento radiale, progettate per il lancio ad alta velocità, o la nostra Hollotip 6’8” o 7’2” con il cimino parzialmente svuotato ed il tallone tradizionale, leggermente meno rapida e leggera ma anche leggermente più potente. Ovviamente il nostro laboratorio è in grado, a richiesta, di produrre canne con lunghezze ed azioni differenti.

Quando ho iniziato a pescare a mosca nel lontano 1965, le canne in bambù più popolari erano di fabbricazione francese ed inglese con lunghezze dagli 8′ in su e con azioni decisamente lente e potenti, totalmente inadatte, al loro utilizzo sull’Aveto e sui torrenti che frequentavo e quindi, ho iniziato ad accorciarle, tagliando generosamente, una parte del tallone che così facendo , si irrigidiva decisamente, con conseguente spostamento della curva verso il cimino. La canna diventava più leggera, rapida e più consona all’utilizzo di code leggere. L’amico Rancati ed i soci del Fly Angling Club di Milano le ribattezzarono “reseghed“ ovvero segate , ed alcuni di loro mi hanno fatto modificare le loro costosissime, potentissime ma faticosissime Hardy “Phantom“ 9′ e nel 68′ ho disegnato per conto della Spem che ne era l’importatore una serie di canne per l’azienda scozzese Sharpe’s, con azione più rapida di quella tradizionale, tra cui una 7′ # 3-4 adatta alle esigenze del pescatore italiano.

La canna in bambù ha prestazioni, perlomeno nei lanci in distanza, spesso assimilabili a quelle in composito ma richiederà un maggior rispetto del timing, un miglior controllo della spinta ed una maggiore attenzione nel lancio con una maggior fatica dovuta al maggior peso, compensata dal piacere derivante da un attrezzo dalla grande sensibilità durante il combattimento e con il fascino di un materiale elegante e naturale.

Fibra di vetro

La fibra di vetro ha contribuito a diffondere notevolmente, la pesca a mosca in quanto si potevano produrre canne in serie con un procedimento industriale e quindi renderle decisamente più economiche ed accessibili. Erano inoltre più leggere, robuste e più resistenti agli agenti atmosferici di quelle in bambù.

Purtroppo però il materiale ha un elevato grado di elasticità con un ridotto ritorno di energia e quindi la canna, ancorché con un profilo, molto rastremato e con un’elevata conicità, risulterà sempre poco reattiva e con una ridotta rapidità. La nostra GR4763 in 4 pezzi in fibra di vetro di ultima generazione, da 7’6” # 3, ma ideale anche con coda DT2F, con la sua leggerezza, dolcezza, maneggevolezza e sensibilità è consigliata quando si desiderino attrezzi facilmente trasportabili e tesi ad agevolare lanci delicati ed il combattimento con finali particolarmente sottili o per amplificare le emozioni derivanti da catture di prede di taglia ridotta spesso in ambienti di grande suggestione quali piccoli torrenti e rii di montagna.

Compositi in fibra di carbonio

Le canne in grafite hanno segnato una nuova era per le canne da pesca e per quelle da mosca in particolare.

Cosa si intente per grafite ? Questo termine si riferisce ad un tipo di fibra di carbonio che è stato inventato nel 1965 dalla Royal Aircraft Establishment di Farnborough, Inghilterra.

Da allora è stato un continuo evolversi della tecnologia atta ad ottenere materiali sempre più resistenti e con moduli sempre più alti per ottenere attrezzi sempre più leggeri. Per le canne da mosca non è consigliabile alzare eccessivamente il modulo e quindi la rigidità in quanto, l’attrezzo diventerebbe fantastico in fase di lancio ma , faticoso ed ingestibile in pesca non avendo sufficiente elasticità per ammortizzare gli shocks della ferrata e gli strappi del pesce durante il combattimento e quindi la ricerca si è orientata sull’ottenimento di resine con performances sempre più elevate così da poterne ridurne le percentuali utilizzate. Infatti la resina ha il compito di assemblare e compattare i vari materiali del composito ma, purtroppo, ha un comportamento passivo, appesantendo ed irrigidendo la canna ma senza restituzione d’energia, così da far perdere sensibilità e rendendo il lancio più faticoso.

Le nostre canne sono costruite con compositi di ultima generazione ed a basso contenuto di nanoresine ed a parità di disegno e di potenza, hanno una reattività maggiore, una miglior risposta dinamica, sono più leggere, hanno minori vibrazioni e flessioni parassite e sono quindi più precise, sensibili, più piacevoli e meno faticose offrendo un maggior confort facilmente avvertibile dopo una giornata di pesca.

L’azione.

Sull’azione delle canne da mosca sono stati versati fiumi di inchiostro ma, sostanzialmente, si riferisce alla curvatura che il fusto assume sotto sforzo. Sul nostro sito troverete una dettagliata descrizione delle varie azioni ed i video relativi ma è opportuno tener presente che un’azione troppo spostata verso la punta faciliterà i lanci a breve distanza ma, purtroppo, comporterà un sovraccarico del cimino quando dovremo volteggiare una maggior lunghezza di coda o quando dovremo effettuare lanci dove si rende indispensabile poter contare sull’incremento di potenza del tallone quali rollati, radenti ecc. oltre a dimostrarsi scarsamente efficace nel combattimento con prede di taglia o di grande combattività.

Le nostre canne hanno quasi tutte un’azione progressiva con diversi gradi di rapidità derivanti dalla loro lunghezza ed al loro utilizzo. E’, in genere quella più consigliabile, in quanto, sulle brevi distanze lavorerà la parte superiore, salvo poi, fare intervenire il resto del fusto sulle lunghe distanze, dove qualora si desideri un loop stretto, per evitare l’abbassamento del cimino con conseguente apertura dello stesso, sarà opportuno utilizzare accorgimenti atti ad incrementare la velocita di coda ricorrendo ad una maggior escursione del braccio per le canne corte e le code leggere o trazioni semplici e doppie indispensabili per canne più lunghe e code pesanti che altrimenti risulterebbero faticosissime. La canna progressiva, sottocaricata con code più leggere risulterà anche più rapida per via della ridotta flessione.

Componenti.

La componentistica riveste un ruolo primario per la durata, l’estetica e le prestazioni della canna.

Impugnatura e portamulinello sono essenziali per non affaticare la mano, trasmettere correttamente l’energia durante le fasi del lancio e durante il combattimento con la preda.

Il materiale più utilizzato per l’impugnatura è il sughero ma, anche quelle in EVA, una sorta di gommapiuma, vengono montate su prodotti economici o su canne da mare in quanto resistenti alla salsedine. La qualità del sughero è essenziale per la sua durata e per il confort della presa. Noi utilizziamo quello portoghese super quality, molto morbido e resistente e le nostre impugnature utilizzano rondelle da ½ centimetro per minimizzare le imperfezioni. Poichè si tratta di un prodotto naturale ottenuto dalla corteccia di un tipo di quercia, il reperimento di quello di alta qualità è sempre più difficile e costoso e spesso si trovano sul mercato canne prestigiose con sugheri mediocri od addirittura scadenti sottoposti ad una sorta di maquillage con sbiancamento e stuccature destinate a cedere dopo poche uscite.

Varie sono le forme spesso abbinate ad uno specifico tipo di portamulinello, altra componente importante a cui è demandato il fissaggio:

Mezzo sigaro, abbinato a portamulinelli con anello scorrevole ed indicato per canne corte, leggere e di bassa potenza.

Mezzo sigaro con scasso, abbinato a porta mulinello a vite interna. Si tratta di un’impugnatura che ho sviluppato oltre 25 anni fa per far fronte alle esigenze di chi utilizza un’impugnatura avvolgente tipica nella TLT. Indicata per chi impugna basso per ottimizzare la spinta con canne corte e rapide per la tipica tecnica italiana ad alta velocità.

Half wells, la classica impugnatura di derivazione americana che abbinata ad un portamulinello a vite di adatta a quasi tutte le lunghezze e potenze.

Half wells short. Si tratta di una mia rivisitazione del modello classico volto a migliorarne l’ergonomicità ma, data la sua ridotta lunghezza, controindicato per chi impugna spingendo con l’indice.

Full wells, classica impugnatura per ottimizzare la spinta con il pollice e particolarmente indicata per canne lunghe e/o potenti.

I nostri portamulinelli sono costruiti in alluminio anodizzato con inserti in elegante e pregiata radica, mentre per le canne potenti o destinate alla pesca in acque salate, gli inserti sono in woowen graphite con rinforzo interno in carbonio.

Anelli guidafilo. Gli anelli hanno lo scopo di mantenere la coda di topo aderente alla canna per poterla volteggiare e lanciare. I nostri sono fabbricati in acciaio inox con coating al titanio per migliorarne resistenza e scorrevolezza. Utilizziamo essenzialmente i monopiede che offrono l’indubbio vantaggio della leggerezza e della minore interferenza con la curvatura della canna mentre quelli a serpentina che sono più pesanti e con doppie legature che costituiscono un punto di rigidità, le utilizziamo unicamente, per le canne di maggior potenza in quanto, con questo tipo di montaggio la canna diventerà, leggermente piu rigida e potente.

Lunghezze.

I materiali compositi, con la loro leggerezza, hanno permesso la costruzione di canne con lunghezze e potenze altrimenti impensabili. Si va dai 15′ ed oltre di quelle a due mani per la pesca al salmone a quelle da 8′ o 9′ coda 12 ed oltre per la cattura di grossi e potentissimi predatori matrini.

Canne da freshwater.

Le misure dai 6′ agli 8′ per code dalla 2 alla 4 sono indicate per la pesca a mosca secca in ambienti di ridotta ampiezza e spesso infrascati, ma le nostre canne ICT3 e TRT, supportate da una buona tecnica di lancio possono agevolmente essere utilizzate anche su fiumi di media e grande larghezza. Personalmente, pescando quasi esclusivamente a secca, uso misure molto corte e code molto leggere, utilizzando una ICT3 8′ coda 4 sui grandi fiumi come Adige e Brenta.

8’6” e 9′ in questo range di lunghezza troviamo la maggioranza degli attrezzi adatti alla quasi totalità delle tecniche e delle prede pescabili. Quelli per coda 4 o 5 sia in 2 sezioni come la nostra Realcast o le nostre TC4 in 4 pezzi , saranno polivalenti adattandosi alla secca, alla sommersa ed alla ninfa in quasi tutti gli ambienti, mentre la nostra TC4 # 6-7 si rivelerà perfetta per fiumi di maggior portata per la pesca a streamer, a quella del salmone atlantico e della trota di mare ad una mano, o nei reservoirs.

La TC4 10′ # 2-3, è particolarmente indicata per la pesca a secca in grandi ambienti dove è spesso necessario pescare in wading profondo con ovvia difficoltà nell’effettuare la doppia trazione e dove grazie alla sua lunghezza sarà possibile un miglior controllo della deriva. Ideale, anche, per la pesca a sommersa ma soprattutto per quella alla ninfa a filo alla francese con ninfe leggere dove la sua sensibilità consentirà di percepire meglio le tocche ed ammortizzerà gli strappi durante il combattimento.

TC4 10′ # 4-5 attrezzo polivalente che agevola ogni tecnica in ambienti di grande ampiezza, è disponibile anche con impugnatura supplettiva che la trasforma in canna switch favorendo i lanci di tipo Spey per pescare in ambienti infrascati o dove sia interdetta la pesca in wading.

Canne per predatori sia freshwater che saltwater.

Le nostre AC4 sono leggerissime, robuste ed affidabili con azioni progressive rapide atte a facilitare il lancio, ridurre la fatica ed agevolare la lotta con la preda.

AC4 9′ # 8-9 perfetta per Salmoni, steelheads, trote di mare, black bass, lucci, siluri, aspi, Hucho, grosse marmorate in acqua dolce o per bonefish, permits, baby tarpon ed altri predatori esotici o per la pesca in Mediterraneo di spigole, lampughe, palamite, lecce, serra, tonnetti vari ed ogni tipo di predatore di media taglia.

AC4 9′ # 11 – A suo agio anche con shooting line più pesanti e destinata ai grossi predatori quali, grossi lucci, siluri e salmoni king in acqua dolce o tarpon, carangidi , tonni , grosse lecce ecc.

Quanto sopra offre un quadro di massima in quanto la pesca a mosca è quanto di più personale ed irrazionale esista e quindi spesso, i parametri coi cui scegliamo una canna sono spesso soggettivi ed atti a rispondere a gusti, mode e scelte estetiche che poco o nulla hanno a che vedere con la lunghezza e funzionalità della canna.

Scelta della canna da pesca a mosca in bamboo

In primo piano una moderna canna con cimino parzialmente svuotato con sistema radiale. La minore inerzia dovuta all’alleggerimento , determina un aumento della rapidità conferendogli un’azione progressiva rapida. In mezzo: Canna Sharpe’s 7’9” # 5 facente parte di una serie che ho disegnato a fine anni 60′ per la Sport Pesca di Milano, importatrice di questa marca , che comprendeva anche una 7′ #4 ad azione rapida ed una potentissima 8’3”. In alto Reseghed ricavata da 2 pezzi di una Midward.

Canna da pesca a mosca in fibra di vetro

FIBRA DI VETRO

Le canne in fibra di vetro stanno avendo un ritorno di popolarità dovuto più ad azioni di marketing, tese a cavalcare la moda, che ad un effettivo vantaggio tecnico. Questo materiale, malgrado i miglioramenti strutturali, rimane scarsamente reattivo e pertanto consigliato qualora si desiderino attrezzi di grande dolcezza atti ad amplificare le sensazioni derivanti dal combattimento con prede di ridotte dimensioni in ambienti di particolare spettacolarità quali torrentelli e rii di alta montagna.

Componentistica, anelli e passanti

Componentistica

la qualità del sughero, oltre alla sua forma , sono essenziali per rendere confortevole la presa e la sua durata. Un’impugnatura ed un portamulinello di buona qualità restano efficienti anche dopo molti anni e migliaia di ore di pesca.

Impugnatura in sughero per canne da pesca a mosca

Sul sito troverete tutte le impugnature disponibili